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Colonnine ricarica auto elettriche: le diverse tipologie e i loro funzionamento

È errato pensare che le Colonnine ricarica auto elettriche siano tutte uguali. Esistono infatti diverse tipologie a seconda delle modalità di erogazione dell'energia utilizzate. Per l'automobilista che vuole acquistare un veicolo elettrico è importante prendere familiarità con le differenze principali. Ad esempio, la potenza erogata: si va dai classici 3-7 kW delle domestiche ai 150-350 kW delle fast e ultrafast. Incide quindi sui tempi di "pieno". Esistono anche colonnine in corrente alternata e continua. Per queste ultime vanno verificate le eventuali incompatibilità con la propria auto.

Da considerare pure la tipologia di connettore supportato. Prima di affidarsi indistintamente a qualsiasi infrastruttura è consigliabile verificare idoneità e potenza in relazione al proprio veicolo, onde evitare spiacevoli inconvenienti durante la ricarica delle Colonnine ricarica auto elettriche. Informarsi a fondo è fondamentale per sfruttarne appieno i benefici e contenere i costi.

Colonnine ricarica auto elettriche: la ricarica lenta

La ricarica lenta o modalità 1 è il sistema più semplice per ricaricare un'auto elettrica, affidandosi ad una normale presa domestica. Questo tipo di ricarica avviene con la connessione diretta del veicolo elettrico a una presa Schuko da 230V/10A, tramite il cavo in dotazione, raggiungendo una potenza massima di 2,3 kW.

I tempi di "pieno" risultano inevitabilmente più lunghi rispetto alle wallbox o colonnine, anche solo durante la notte. Tuttavia, per chi effettua tragitti urbani o brevi percorsi, la ricarica lenta rappresenta una soluzione di facile implementazione ed economica per fare il pieno senza necessità di infrastrutture aggiuntive.

Per quantificare i tempi di ricarica lenta, possiamo prendere ad esempio un'auto elettrica con batteria da 40 kWh. Con la Modalità 1 a 2,3 kW, per portare la carica dal 20% all'80% occorrono circa 11-12 ore. Questo può rappresentare una soluzione praticabile per chi parcheggia l'auto in garage per tutta la notte, o può lasciarla collegata diverse ore durante il giorno. Pur con le lunghe attese, rimane la modalità più conveniente economicamente, considerati i  costi di una wallbox domestica o dell'abbonamento alle colonnine pubbliche.

Prima di scegliere quale auto elettrica comprare, è bene valutare le proprie abitudini di guida ed esigenze e verificare se i tempi di ricarica lenti possono soddisfarle, considerando anche i costi di gestione più contenuti rispetto ad impianti più potenti.

Colonnina ricarica auto elettrica: ricarica fast e ultrafast

La ricarica rapida o ultrafast di tipo Modalità 4 è destinata principalmente all'utilizzo pubblico tramite power station. Questo sistema prevede l'impiego di corrente continua ad alta potenza, con possibilità di ricaricare le auto elettriche in tempi nettamente inferiori rispetto alle altre modalità.

La stragrande maggioranza delle colonnine in funzione in Italia, dove il numero di sta crescendo rapidamente, erogano una potenza massima compresa tra i 150-350 kW. Tali infrastrutture consentono di immagazzinare decine di kilowattora in solo 15-30 minuti, a seconda della capacità della batteria. I connettori standard CCS e CHAdeMO supportano correnti fino a 500 A in CC, permettendo una ricarica ottimale per le auto di ultima generazione e le loro batterie più capienti. Questo tipo di power stop diventerà sempre più diffuso su autostrade ed extraurbane.

Visto che esistono alternative fast è lecito chiedersi quante auto elettriche attualmente circolanti in Italia siano in grado di sfruttare appieno il potenziale della ricarica rapida in corrente continua. Sebbene il mercato delle auto elettriche nel nostro Paese sia in forte crescita, con ormai oltre 120.000 veicoli full electric immatricolati nel 2021, la capacità di ricarica ultraveloce è ancora limitata a una certa fascia di modelli.

La maggior parte delle auto elettriche vendute fino a 2-3 anni fa, anche di marche prestigiose, non dispone di connettori CCS o CHAdeMO, potendo al massimo ricaricare in corrente alternata fino a 50 kW. Solo i modelli di punta e le ammiraglie elettriche più recenti, come Tesla S e X, BMW iX, Mercedes EQC e simili, sono 'fast charge capable' a potenze superiori ai 150 kW.

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